L’AI è sempre più uno strumento per la politica

La nuova versione dell’intelligenza artificiale di OpenAI segna passi in avanti verso l’introduzione attiva della tecnologia dell’intelligenza artificiale nelle scelte politiche. Niente a che vedere con gli scandali del passato, qui l’AI può rivelarsi molto utile nelle scelte politiche.

Il dibattito sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in politica fino ad ora è stato condizionato dal rischio di un utilizzo improprio per condizionare gli elettori durante le campagne elettorali il più delle volte generando contenuti di fake-news. Un rischio esposto a influenze internazionali di cui gli Stati sono consapevoli e che tentano di arginare cercando collaborazioni più o meno fruttuose con i big di internet a partire dai social network.

Disinformation reimagined: how AI could erode democracy in the 2024 US elections
The Guardian

L’altro tema cardine dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale è l’etica. Un tema complesso e non privo di elementi controversi. Non più di tardi di dieci giorni fa il presidente americano Biden ha emesso un ordine esecutivo sulla creazione, diffusione e utilizzo dei modelli di AI.

Biden administration aims to cut AI risks with executive order

Reuters

L’utilizzo dell’AI nelle scelte politiche essendo un tema, se vogliamo ancora più controverso, per ora non è stato affrontato in maniera organica sebbene rappresenti una grande opportunità per ragionare del futuro della politica nelle democrazie occidentali.

L’AI per le politiche pubbliche

Tutto ciò che è misurabile può essere oggetto di analisi predittive. Non è certo una novità introdotta dall’AI, è sufficiente pensare al mondo dei big data, delle analisi e dei metodi predittivi. Ma l’AI – e in particolare ciò che abbiamo visto con il lancio di ChatGpt 4.0 turbo – rappresenta quella naturale evoluzione che potrà rappresentare quel miglioramento delle “performance” della politica che tanto è al centro del dibattito tra cittadini e politica. Un passo indietro. Non significa cedere il governo delle scelte all’intelligenza artificiale, a patto che ciò sia mai possibile ora o nel futuro (scenario improbabile), quanto avere uno strumento di governo per attuare le scelte politiche in maniera più consapevole con delle proiezioni più accurate da utilizzare in supporto (e non in sostituzione) dei report elaborati da uffici o, se presenti, centri studi. La velocità di elaborazione delle proposte politiche di natura tecnica, sopratutto in ambito di politiche pubbliche la cui misurazione si avvicina di più a criteri di oggettività

Potenza di calcolo e velocità di comprensione.

La sfida è tanto più complessa quanto affascinante se si pensa all’immensa quantità di informazioni e dati che ogni giorni, specie nelle politiche pubbliche, sono generati dalla Pubblica Amministrazione direttamente o indirettamente (attraverso il rapporto con stakeholder come imprese e ONG). Una velocità di calcolo che la presentazione di ChatGPT 4 turbo ha fatto intuire maggiormente.

New models and developer products announced at DevDay

https://openai.com/blog/new-models-and-developer-products-announced-at-devday

Facciamo un esempio banale: la rete dei bus. Una città immaginaria ha 13 linee bus per 100.000 abitanti schierando così una ventina di bus giornalieri. Supponendo che le linee siano già ottimizzate al meglio per i flussi conosciuti di traffico ci sarà una distribuzione ottimizzata al massimo per fascia orari su carta. Ma come affrontare repentini cambi di utenza (per esempio per la pioggia, manifestazioni o altro)? O migliorare il servizio? Seppure i numeri sono relativamente limitati si tratta di spostare ogni giorno potenzialmente più di 5 mila persone. Con un riflesso sul traffico locale non banale per città di quelle dimensioni. Ebbene se l’introduzione di AI nella gestione operativa riuscisse a portare un miglioramento del servizio ci sarebbe un netto miglioramento per il traffico, per la mobilità urbana complessiva e per la qualità di vita della città. Se anche solo ci fosse un aumento del 10% dei passeggeri nelle ore di punta ci sarebbe una riduzione di circa 250 viaggi di auto sopratutto se questo aumento fosse relativo a lavoratori automuniti.

Questo è già sostanzialmente disponibile a prescindere da ChatGPT4. Ciò che potrà fare la politica è affidarsi sempre più all’Intelligenza artificiale per effettuare delle scelte nei servizi affidandosi a delle analisi predittive in grado di migliorare l’offerta dei servizi. Distiguendo, in sostanza, gli indirizzi politici, propri della politica come espressione di rappresentanza e democrazia, da aspetti gestionali e decisionali che oggi richiedono, per ottenere quella elasticità che la società maggiormente necessità, tempi di risposta brevissimi.

Un futuro in cui tale quantità di elaborazioni potrà essere sostanzialmente semplificata e resa più immediata con l’ausilio di AI e a cui le politiche pubbliche potranno trarre beneficio se non ci sarà un solo calcolo economico, proprio di sistemi privati, ma una considerazione di costi e benefici propri della politica.

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